VIM e git

Produttività e flessibilità senza limiti

Il sistema di controllo dei sorgenti e l'editor di testo sono, insieme al terminale o all'ambiente grafico, i due strumenti di gran lunga più usati dagli sviluppatori software. La scelta è critica e spesso determinante per la produttività.

Alla eNTiDi sono stati privilegiati prodotti cross-platform (per focalizzarsi sul programma indipendentemente dal sistema operativo usato) e fortemente orientati agli sviluppatori (ossia software versatile con ampie possibilità di personalizzazione, facile da allacciare a servizi o plugin esterni, legato alla tastiera e non al mouse).

Editazione codice in una tipica sessione Vim

VIM

Dovendo saltare da sorgenti in C a codice HTML, passando per CSS, PHP, Lua e saltuariamente altri linguaggi, l'uso di un editor di testi generico è sicuramente la via più conveniente. È stato scelto Vim (o in tempi recenti la sua reincarnazione più moderna, NeoVIM).
Rispetto agli ambienti integrati dedicati offre notevoli vantaggi:
1. estremamente versatile e personalizzabile;
2. una forte comunità e soprattutto un'alta percentuale di utenti competenti;
3. uno sconfinato parco di estensioni cui attingere per personalizzare e potenziare la propria installazione;
4. multipiattaforma ed estremamente diffuso (si trova preinstallato per default in praticamente ogni sistema GNU/Linux);
5. disponibile sia il front-end grafico (in GTK+) che la classica interfaccia testo (ossia può essere usato su connessioni SSH).
L'alternativa storica a Vim, ossia GNU emacs, sarebbe stata una scelta altrettanto valida.
git

Il codice prodotto viene usualmente gestito da git, un potente e flessibile sistema di controllo delle versioni. Git è un sistema distribuito: ciò consente di avere repository locali, di averne più di uno per lo stesso progetto e di poterli sincronizzare tra loro alla bisogna. git è fortemente orientato allo sviluppo "orizzontale", ossia incentiva l'uso di più rami di codice nello stesso repository (branch) agevolando quindi studi e prove sul codice che potranno o meno diventare definitivi.
Eccezione a questo idillio sono i file binari come le immagini o PDF. Questi file vengono trattati da git (e da qualsiasi altro sistema di controllo dei sorgenti) come oggetti opachi senza possibilità di introspezione, perdendosi quindi gran parte delle possibilità offerte da git (merging, diff, grepping). In questa categoria rientrano a pieno titolo i "sorgenti" dei programmi LabVIEW, uno degli innumerevoli svantaggi di questo ambiente di sviluppo.